« Ora sei libera, O » disse Anne-Marie. « Possiamo toglierti i ferri, il collare, i bracciali e cancellare il marchio. Hai i diamanti, sei libera di andartene ». O non piangeva, non si lamentava. Non le rispose. « Ma se vuoi, » aggiunse Anne-Marie « puoi rimanere ».

Pauline Rèage, Ritorno a Roissy

martedì 3 febbraio 2009

A cena


Spesso, quando il tuo padrone sta cenando, ti vuole accanto a sè. Ti tiene in ginocchio, a portata delle sue mani. A volte ti porta alla bocca qualche bocconcino; e tu ti soffermi un po' troppo a leccare le sue dita. A volte gioca distrattamente con i tuoi seni, accarezzando i tuoi capezzoli. A volte ti sfiora il viso, o i capelli. Quando arriva al dolce, lo guardi implorante, guaendo come una cagnetta. Lui sceglie sempre i dolci che ami di piu'. Mentre ti imbocca, lecchi avidamente le sue dita. Di solito, a quel punto le sue mani scendono verso il tuo sesso, che gli offri spingendo in avanti il bacino, ed inarcandoti. Il ritmo dei tuoi guaiti aumenta: non vedi l'ora che il dolce finisca, e lui lo sa. Finalmente, ad un suo cenno, ti infili sotto il tavolo, e cominci a slacciargli i pantaloni, con le mani tremanti. Lui ti accarezza i capelli, in attesa.


1 commento:

  1. Sono emozionata per questa meravigliosa scoperta... solo oggi entrando nel Suo profilo ho visto questo link...
    Sua modamoiselle_O

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